20 Dic A Gavorrano in vacanza
Qualche giorno di pace e tranquillità nel cuore della Maremma toscana, tra angoli di natura selvaggia e spettacolare.
Gavorrano
Lo storico borgo minerario di Gavorrano
Abitato sin dal periodo etrusco, Gavorrano nei secoli ha conosciuto diverse dominazioni, ma ha conquistato la sua importanza di centro minerario alla fine del 1800, quando fu scoperto un importante giacimento di pirite. L’estrazione di questo minerale, permise un notevole sviluppo fino agli anni ottanta del secolo scorso, quando le miniere furono definitivamente chiuse.
La ricchezza della sua storia e delle sue bellezze naturali, hanno permesso a questo piccolo borgo arroccato sul fianco del Monte Calvo di riscoprirsi come ricercata località turistica della Maremma toscana.
Vacanza in Maremma a Gavorrano
Questo piccolo borgo della Maremma è pronto ad accogliere il visitatore che desidera trascorrere alcuni giorni per godere di pace e di tranquillità. Lunghe passeggiate, senza fretta, alla scoperta di piccole chiese, come la Chiesa di San Giuliano precedentemente intitolata a San Gusmè, la cui edificazione risale a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo.
Se amate la natura incontaminata qui potrete camminare liberamente in boschi di querce, di castagne e lecci, potrete avvistare cinghiali, lepri, caprioli.
Il Parco Nazionale delle Colline Metallifere
Da Gavorrano potrete accedere ad uno degli ingressi del Parco delle Colline Metallifere, una porta di accesso fisica e simbolica, per accogliere e informare, per offrire ai visitatori diversi servizi culturali, tra cui visite guidate, laboratori didattici, eventi teatrali, musicali e mostre. Il Parco fa parte della rete mondiale dei geoparchi UNESCO.
E’ possibile visitare diverse aree del parco, tra cui il Museo Minerario in Galleria, un percorso sotterraneo per ripercorrere e rivivere la giornata del minatore. Molto interessante la Miniera di Ravi-Marchi, con un itinerario alla scoperta degli opifici per il trattamento della pirite, delle laverie e dei deliziosi castelli disseminati nell’area del parco.
Il Castel di Pietra e la storia di Pia dei Tolomei
Subito fuori dall’abitato si trovano i ruderi del Castel di Pietra, tristemente famoso per l’omicidio di Pia dei Tolomei, senese, moglie del Conte Nello Pannocchieschi. Si narra, che la povera donna fu uccisa dal marito, lanciata giù dalla torre. Il marito si era invaghito di un’altra donna e desiderava sposare quest’ultima, appartenente alla nobile e potente famiglia Aldobrandeschi.
Vicenda narrata da Dante nel V Canto del Purgatorio, con questi versi noti “… ricordati di me che son la Pia: Siena mi fé, disfecemi Maremma…” Per ricordare questo evento e il passato medievale di questo incantevole borgo, tutti gli anni ad agosto, le vie del paese si animano per la rievocazione storica con cortei, giochi e sfilate in costume medievale.