09 Feb Oasi WWF Lago di Burano
Il lago e le dune
La Riserva del Lago di Burano, riconosciuta anche come Zona di Importanza Internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, è stata istituita nel 1980 ed è gestita dal WWF.
Il lago di Burano è uno stagno costiero sopravvissuto ad un antico lago all’estremità meridionale della Maremma Grossetana nel comune di Capalbio. È separato dal mar Tirreno da una stretta fascia di dune, che costituisce uno dei tratti costieri meglio conservati della regione. Si estende per circa 410 ettari tra Ansedonia e Capalbio di cui 140 occupati dal lago profondo mediamente un metro.
Nel 2005, sia il lago di Burano che la duna del lago di Burano sono stati indicati come siti di interesse dal Ministero dell’ambiente.
Vigila sul lago la Torre di Buranaccio costruita attorno alla metà del Cinquecento, il più meridionale avamposto difensivo dello Stato dei Presidi, ai confini con il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio.
Un percorso indimenticabile
Il Lago di Burano è un esempio di come la Maremma sia in grado di offrire paesaggi unici e meravigliosi, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Le visite della riserva sono organizzate dal WWF attraverso un sentiero con torri di avvistamento e capanni osservatori, un percorso didattico, il giardino delle farfalle e l’osservatorio per la visione notturna dei mammiferi.
Il percorso in piano, lungo circa due km, consente la visita anche alle persone diversamente abili.
Sulla lunga spiaggia, incantati dallo scintillio delle acque che sfiorano la sabbia si passeggia in un mondo magico popolato dal narciso di mare e dalla santolina.
La macchia mediterranea domina la zona al di là delle dune: cespugli di ginepro coccolone, ginepro fenicio, mirto, fillirea, lentisco e quercia da sughero.
La cannuccia di palude e il giglio d’acqua e tante altre specie tipiche delle zone umide circondano le sponde del lago.
Allo stesso modo ci sorprende la varietà degli animali e uccelli selvatici: morette, aironi, fenicotteri, il falco di palude, le albanelle, il falco pescatore e il falco lanario. Tra i mammiferi nelle dune sabbiose e nella macchia vivono l’istrice, il tasso, la volpe, la donnola, la faina e la puzzola.
In questo ambiente incontaminato si riproduce la farfalla monarca, la sfinge testa di morto e la Lelya Cenosa, una piccola farfalla notturna il cui bruco si nutre della canna di palude.
Come arrivare all’oasi del Lago di Burano
Da Alberese si prende la S.S. Aurelia in direzione Roma e si seguono le indicazioni per Capalbio Scalo, si prosegue prendendo il bivio per Marina di Capalbio al Km 133
Oasi è aperta da settembre ad aprile,
visite la domenica alle ore 10.00 e alle 14.30 (ora legale 15.00).
Gruppi e scolaresche tutti i giorni, su prenotazione.
La partenza di tutte le visite, a meno che non sia diversamente indicato è sempre dal Centro Visite dell’Oasi S.P. Litoranea, 35 Capalbio Scalo
Per fotografi e birdwatcher, è possibile, in alcuni periodi, prevedere accessi in orari particolari, concordando con la direzione.
Info
Contatti ed informazioni tel. +39 0564 898829
e-mail: lagodiburano@wwf.it
http://www.wwf.it/oasi/toscana/lago_di_burano/