10 Lug Oasi WWF
Se dici maremma pensi subito al cinghiale come elemento più rappresentativo. Ma la Maremma è molto di più. A testimoniarlo le oasi wwf che ospita.
Per esempio quella del Padule Orti Bottagone, nel comune di Piombino. Tra campagna e mare si estende per 92 ettari e ospita numerose specie di uccelli, soprattutto migratori e soprattutto in primavera. Un luogo estremamente affascinante per la sua vicinanza al polo industriale siderurgico di Piombino e le poche centinaia di metri che la separano da Torre del Sale, un tempo centrale termoelettrica e da tempo chiusa.
Una natura rigogliosa ma selvaggia, poco boscosa, plasmata dal vento del mare, i campi di girasole, il sole che, d’estate, tramonta dietro il promontorio di Piombino e le due ciminiere spente che, come la Torre Mozza torreggiano vegliando inutili su pirati inesistenti. Suggestiva, soprattutto d’inverno, quando il sole tramonta dietro la vicina Isola d’Elba, la vera Torre del sale, edificio storico che serviva proprio come torre avvistamento. Il nome deriva dalle saline che erano insediate in questi luoghi dai primi secoli del secondo millennio.
Più a sud c’è la più famosa Oasi del WWF di Orbetello. Orbetello, a sud di Grosseto, ospita nel suo territorio la più grande Laguna del Tirreno, meta di numerosi uccelli migratori e una delle Oasi Più famose e di certo storiche dell’ente. Si estende per ben 1.000 ettari e offre una vista e dei panoramici spettacolari tra il mare e l’entroterra e il centro storico di Orbetello. Se avete la fortuna di volare verso Roma da Milano la vedrete distendersi a terra, protesa verso il mare e verso l’Isola del Giglio e già così sembra una cartolina.
La visita vale il tempo impiegato da Castiglioni della Pescaia e non ci si può precludere una visita al Convento sul Monte Argentario da cui godere di una vista davvero unica su un altrettanto unico territorio.