12 Gen Montecristo
L’isola di Montecristo è la più selvaggia e incontaminata dell’Arcipelago Toscano. Riserva biogenetica di poco più di 1000 ettari, formata da rocce granitiche dal colore grigio rosato e da cristalli di feldspato, questa misteriosa isola si trova a sud dell’Isola d’Elba e a Ovest rispetto al Giglio e a Monte Argentario.
Montecristo, l’isola di Edmond Dantès
Alexandre Dumas terminò “Il Conte di Montecristo” nel 1844.
Proprio la solitaria isola dell’Arcipelago è l’isola del tesoro narrata dall’abate Faria, ed è qui che Dantès, il “conte di Montecristo”, vive per lungo tempo e qui si rifugia dopo aver compiuto la propria vendetta contro i potenti vessatori.
L’isola inespugnabile
Montecristo è abitata solamente da due guardie forestali che vi si alternano ogni due settimane e per visitarla è necessario ottenere un permesso speciale dal Corpo Forestale di Follonica, rilasciato a ricercatori, scolaresche, associazioni di volontariato e naturalistiche, con un massimo di 1000 visitatori l’anno.
Villa Watson-Taylor e il Convento
L’unico approdo è Cala Maestra, nella parte nord-occidentale. È qui che si trova anche l’unica costruzione esistente: villa Watson-Taylor, fatta costruire da colui che dell’Isola fu proprietario, l’inglese Giorgio Watson- Taylor.
Sempre da Cala Maestra, verso nord-est, attraverso una mulattiera tortuosa e impervia, in circa un’ora si giunge al “Convento”, una località a circa 345 mt, dove sorgono le rovine di un antico monastero risalente al V secolo d.C.