12 Gen Grosseto
Avamposto militare
Il capoluogo all’estremo sud della Toscana, nella pianura del fiume Ombrone, dista circa 12 km dal mare. Grosseto ha, nei secoli, giocato un ruolo di primo piano sia sotto l’aspetto commerciale sia sotto quello militare.
Citato per la prima volta nel IX secolo, il castellum di Grosseto, dal XII fino al XIV secolo di proprietà degli Aldobrandeschi, è stato a lungo sotto il dominio senese, iniziato nel 1259 con la costruzione di un proprio cassero all’interno della città e con la sottomissione definitiva a Siena nel 1336. Al periodo senese appartiene anche il nucleo originario delle mura a pianta quadrangolare irregolare, costruite tra il 1337 e il 1350 e rinforzate con bastioni agli angoli nel 1540 circa.
I Medici e i Lorena
Dal 1559 Grosseto passa sotto il potere del Granducato dei Medici, per i quali rappresenta uno strategico punto difensivo verso sud e un centro produttivo e di deposito di sale. A Cosimo I risale la nuova fortificazione, ancora più imponente, della città.
È con i Lorena che Grosseto rinasce, soprattutto sotto l’impulso di Leopoldo II a cui si deve la prima bonifica della zona e la sconfitta della malaria, che per secoli aveva flagellato tutta la valle dell’Ombrone, e la conversione dei camminamenti delle mura in giardini pubblici.
Il centro storico di Grosseto
Grosseto è una delle città toscane meno conosciute per il suo patrimonio artistico, ma a dispetto della sua scarsa notorietà, il centro cittadino raccoglie monumenti di grande interesse e di indiscussa bellezza.
Il Duomo, iniziato nel 1294 dai senesi e concluso nel XV secolo, è un capolavoro di intarsi che custodisce, nel transetto sinistro, una tavola mirabile di Matteo di Giovanni, la “Madonna delle Grazie”.
La Chiesa di San Francesco è stata costruita nel 1289 dai francescani sulle rovine di un monastero benedettino abbandonato dai monaci in fuga dalla malaria e, dietro la sua facciata gotica, nasconde un bel chiostro e una croce che sormonta l’altare maggiore attribuita a Duccio da Boninsegna.
Sul corso Carducci, via principale del centro, si affaccia la chiesa più antica della città: San Pietro, risalente intorno all’anno 1000.
Imperdibile è una passeggiata sulle antiche mura e in estate si può arrivare anche alla fortezza, aperta solo in occasione di manifestazioni culturali.
Leopoldo II e Grosseto
Al centro della quattrocentesca piazza Dante (che insieme a Piazza Fratelli Rosselli e piazza del Duomo è una delle tre principali) si erge una statua dedicata a Leopoldo II, il “Canapone”, segno di riconoscenza dei grossetani verso colui che li liberò dalla malaria.
La statua raffigura il Granduca che schiaccia un serpente e sorregge una donna con in braccio un bimbo malato. Sconfiggendo la malaria (il serpente velenoso) il Granduca ha salvato la Maremma (la donna) e i suoi figli (i cittadini), restituendo loro la propria terra, rinata a nuova vita.
Novembre, 2024